Redazione documenti DVR 81-08/ DUVRI

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 81/08, Nel TUS (Testo Unico della Sicurezza) è stato rivisto il sistema delle sanzioni, prevedendo anche la pena dell’arresto, per il datore di lavoro che non abbia previsto la valutazione dei rischi a cui possono essere esposti i lavoratori, oltre alla sospensione dell’attività.

COSA PUO’ ACCADERE SE NON SI REDIGE IL D.V.R?

  • per omessa redazione del DVR: arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da Euro 2.500 a Euro 6.400.

La pena è aumentata a 4/8 mesi nelle aziende a rischio di incidente rilevante e con l`esposizione a rischi biologici, cancerogeni/mutageni, atmosfere esplosive;

 

  • per incompleta redazione del DVR con omessa indicazione delle misure ritenute opportune al fine di garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, misure di prevenzione e protezione, procedure sulle misure da adottare e distribuzione dei compiti e delle responsabilità: ammenda da Euro 2.000 a Euro 4.000;

 

  • per incompleta redazione del DVR con omessa indicazione sulla relazione della valutazione di tutti i rischi, l`individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici o richiedono riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza ed adeguata formazione: ammenda da Euro 1.000 a Euro 2.000.

 

COME VIENE PIANIFICATA L’ATTIVITA’:

 

Fase 1

– Raccolta completa della documentazione attinente igiene e sicurezza del lavoro;

– Tipo di attività;

– Anagrafica azienda ( classificazione ATECO , libro infortuni , elenco personale , posizione sanitarie);

– Elenco processi aziendali ( tipologia lavorazioni);

– Elenco Macchinari;

– Certificazione ambienti;

– Autorizzazioni in possesso;

– Impianti installati;

– Eventuali Sostanze chimiche utilizzate;

– Documenti della sicurezza precedentemente redatti.

 

Fase 2

– Sopralluogo conoscitivo;

– Verifica congruità dello stato di fatto;

– Valutazione strutture, impianti, attrezzature, modalità operative;

– Esame materiali impiegati;

– Reperimento indicatori di stress (assenteismo, malattie, infortuni, turn-over..) e della struttura aziendale (organigramma, gestione salute e sicurezza..);

– Individuazione dei reparti e delle lavorazioni dove vengono utilizzate le sostanze chimiche pericolose;

– Verifica della scheda di sicurezza relativamente ai punti correlabili al rischio;

– Individuazione del rischio;

– Criteri di gestione delle sostanze e/o prodotti, dispositivi personali, presidi presenti, loro funzionalità;

– Limiti di esposizione di natura ambientale e/o biologica;

– Verifica del livello formativo/informativo pertinente ;

– Valutazione del rischio;

– Disposizione dati per la definizione del piano sanitario;

– Individuazione delle mansioni presenti all’interno dell’azienda.

 

Fase 3

– Organizzazione dei dati e predisposizione del documento di valutazione dei rischi ai sensi artt. 15 comma 1 lett. a) e 28 D.Lgs. 81/08;

– Predisposizione piano degli interventi di adeguamento necessari.

 

Fase 4

-Incontro per consegna e presentazione documento da verificare ed approvare a cura del Datore di Lavoro con la collaborazione del RSPP e del Medico Competente, previa consultazione dell’RLS.

 

In tutti questi casi PROGETTO PROGRESSO interviene avvalendosi, di tecnici specialistici e gestisce l’analisi dei rischi in tutti i suoi aspetti, anche con i rilievi strumentali specifici inerenti agli agenti patogeni.